Uscita fotografica ai Monti Sibillini: i Piani di Ragnolo

da | Macerata

Partiamo con una domanda. Non sai dove andare a fare delle fotografie? Io per questa mia uscita fotografica ho scelto di andare ai Piani di Ragnolo nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini; un posto davvero incredibile e dove riesco a trovare un pò di pace e tranquillità, lontano dal caos quotidiano.

Uscita fotografica ai Monti Sibillini

La mia giornata non è iniziata proprio così come nella foto che vedete sopra. Quando sono arrivato infatti il cielo era completamente limpido e non c’ era una nuvola nemmeno a pagarla. Wow che fortuna!! Scegli sempre la giornata giusta per andare a fare fotografie!!!

Diciamo che non sono poi così afferrato con le APP meteo e mi limito solamente a vedere se ha messo pioggia o meno. Lo so che dovrei andare più a fondo; ma è più forte di me; mi vince sempre il fatto di andare e poi casomai si vedrà. E per fortuna poi che alla fine sono partito, visto poi com’è andata a finire. Ti dico solo questo. E’ scesa una nebbia che penso nemmeno in Val Padana sia così fitta e per me è stato un bene visto poi gli scatti che sono riuscito a fare.

Diciamo che a livello fotografico adoro la nebbia e la foschia, un pò meno quando si deve guidare, ma è anche vero che non si può avere tutto dalla vita anche se sarebbe davvero gradito. Ma andiamo per ordine.

La faggeta di Sassotetto

Uscita fotografica ai Monti Sibillini
Faggeta di Sassotetto

Prima di iniziare il mio giro fotografico ai Piani di Ragnolo, visto che si trovava proprio a 5 minuti di auto, ho deciso di fare una tappa alla faggeta di Sassotetto, incuriosito da alcune foto che avevo visto in Internet. Devo dire che a primo impatto non mi aveva entusiasmato tantissimo, ma poi alla fine mi sono dovuto ricredere.

Penso che il tutto sia dipeso dal fatto che quel giorno non avevo la testa così libera e questo per un fotografo e per tutte quelle professioni che hanno a che fare con qualcosa di creativo non è proprio il massimo. Anzi, non ti nego che per una buona parte del tempo che sono stato lì ero proprio a corto di idee. A dirla tutta volevo andare via e se avessi potuto avrei tirato la macchina fotografica il più lontano possibile. Insomma per trovare l’ ispirazione, o meglio, per darmi una seconda possibilità, mi sono dovuto fermare per una decina di minuti; in cui il tempo sembrava essersi fermato. Cosa posso dire? L’ impazienza quando prende è una brutta bestia.

Uscita fotografica ai Monti Sibillini
Uscita fotografica ai Monti Sibillini

Ma andiamo avanti. Dopo quella prima fase assolutamente da dimenticare finalmente mi è balzata in testa qualche idea. La luce non era un granchè, ma sfruttando la presenza degli alberi che facevano da schermo, alla fine sono riuscito a creare qualche scatto interessante, o perlomeno qualcosa che mi piacesse davvero. In questo caso ho cercato di utilizzare la posizione del sole a mio vantaggio in modo tale che la luce cadesse di lato così da riuscire a creare dei contrasti piuttosto decisi con le ombre e quello che vedi sopra è il risultato di tutto questo processo.

Inoltre; prima di arrivare alla faggeta avevo incontrato due fotografi ben equipaggiati che tra l’ altro mi avevano anche detto scherzando “Guarda che le foto migliori le abbiamo già fatte noi”. Beh!!! Non sapevo se ridere o piangere. Insomma la foto che vedete sopra la può fare chiunque. Io non avevo filtri, non ho una macchina fotografica con un sensore full frame da 1500€ e l’ obbiettivo che ho utilizzato non è tra i più blasonati. E per fortuna che le idee non si possono comprare. Quindi se qualcuno cerca di scoraggiarti, vai avanti e non dargli peso.

In direzione dei Piani di Ragnolo

Dopo la mia prima tappa alla faggeta di Sassotetto mi sono diretto prima a Pintura di Bolognola e poi ho terminato il mio giro ai Piani di Ragnolo in cerca di qualche soggetto interessante, ma soprattutto a caccia di una condizione atmosferica che riuscisse a dare un tono diverso alle mie fotografie.

Sinceramente non ci speravo più di tanto, ma in montagna il tempo è imprevedibile e le situazioni cambiano in un istante. Quasi a fine giornata è scesa una nuvola piuttosto densa e complice anche il vento e la luce del sole oramai prossimo al tramonto si è presentata una situazione davvero incredibile e inaspettata.

Uscita fotografica ai Monti Sibillini

Dopo averlo sperimentato di persona, mi sono reso conto che in linea di massima con la fotografia, soprattutto quella paesaggistica bisogna avere molta pazienza. Non ti nego che per alcuni scatti sono rimasto fermo nello stesso posto con la reflex ben piazzata anche per 10/15 minuti, ma questo è niente in confronto ai fotografi wildlife, ovvero quei fotografi che amano catturare con il loro obbiettivo la vita selvaggia degli animali in libertà.

La maggior parte delle foto che ho pubblicato in questo articolo sono state scattate nell’ ultima parte della giornata, ma all’ inizio non era così; basta guardare la foto appena sotto. Niente di niente. Ma visto che oramai ero sul posto e non potevo tornare indietro mi sono dovuto arrangiare, o meglio, ho iniziato a guardarmi intorno attentamente per vedere se ci fosse qualcosa di interessante da fotografare così da riuscire a dare un senso ai miei scatti.

Uscita fotografica ai Monti Sibillini

E’ vero!!! La foto che vedi sopra non è di sicuro una foto epica, ma se il tuo occhio si è accorto di quei due ciclisti, allora in qualche modo l’ immagine può ritenersi buona. Purtroppo nella fotografia paesaggista non siamo noi a decidere il tempo e la luce, ma il bello sta anche in questo, perlomeno ci si sforza di pensare a degli scatti alternativi e che possano raccontare qualcosa. E poi alla fine dove andranno quei ciclisti?

Uscita fotografica ai Monti Sibillini:ultimi scatti prima di ritornare a casa

Dopo Pintura di Bolognola, infine mi sono diretto ai Piani di Ragnolo per concludere la mia uscita fotografica. Finalmente dopo un pò di attesa il cielo ha iniziato a cambiare la sua condizione e una nuvola ballerina è scesa sulla montagna creando delle situazioni piuttosto particolari.

Intanto, la temperatura è scesa notevolmente e complice anche il vento, il freddo si è iniziato a sentire, ma poco importa; volevo portare a casa qualche scatto interessante. Come prima tappa, non potevo non fermarmi a Villa Lucio, oramai diventata un simbolo per noi fotografi. E’ un pò come andare a Parigi e fotografare la Torre Eiffel. Beh!!! Diciamo che non è proprio uguale ma il senso è quello.

Nel tempo ha acquistato sempre più notorietà e vista la sua posizione davvero favorevole, è impossibile passare e non accorgersi di questa casetta. Quindi, se ancora non sei stato/a dalle parti di Sassotetto e Pintura di Bolognola, segnati Villa Lucio e scendi a fare qualche scatto.

Ma la mia uscita fotografica qui in questa zona dei Monti Sibillini non è di certo finita qui. Ho iniziato a girare a piedi alla ricerca di qualcosa da fotografare e devo dire che, una volta effettuati gli scatti alla casetta dal tetto rosso, non è stato poi così semplice trovare dei soggetti da immortalare. Diciamo che la nebbia e qualche spiraglio di luce hanno contribuito in maniera sostanziale a rendere alcuni scatti davvero unici.

In queste condizioni ogni singola immagine può diventare qualcosa di irripetibile. E per fortuna poi che ho deciso di rimanere quasi fino all’ ultimo, ma ti assicuro che non ci speravo più visto come era iniziata la giornata. Non è stato affatto semplice resistere alla tentazione di abbandonare e tornare verso casa, ma per questa volta è andata bene.

Info pratiche per la tua uscita nei dintorni Pintura di Bolognola

  • Sarnano – Sassotetto circa 13 km e 20/25 minuti di tempo;
  • Sassotetto – Piani di Ragnolo (Sella della Maddalena) – Pintura di Bolognola circa 3 km > circa 7 km;
  • Bolognola – Sarnano circa 24 km e 30 minuti di tempo;
  • Se vorrai mangiare qualcosina; a Pintura di Bolognola puoi trovare il Rifugio la Capanna. Io c’ero stato tempo fa e mi ero trovato bene, ma ognuno ha i suoi gusti e le sue esigenze;
  • Pintura di Bolognola – Rifugio del Fargno (sono circa 6 km solo andata per ritrovarsi a 1811 metri s.l.m.). Per maggiori info su aperture e ospitalità e come raggiungere il rifugio consultare direttamente il sito di riferimento:www.rifugiofargno.it
  • Attrezzatura necessaria? Un medio tele obbiettivo, il grandangolare e l’ immancabile cavalletto dovranno fare parte del corredo; altrimenti vai di cellulare anche se è molto limitante;
  • Cosa vedere nei dintorni? I sentieri delle cascate nascoste di Sarnano.

Ultime considerazioni

Cosa posso di di questa zona dei Monti Sibillini? Un posto davvero incantevole e dove si può respirare un’ aria di tranquillità e di pace. Ottimo per chi ama gli spazi sconfinati e chi ama fare dei bellissimi trekking. E la fotografia? Già ne ho parlato abbastanza. Penso che oramai l’ avrai capito; anche se hai a disposizione un solo giorno, ti assicuro che riuscirai a portare a casa degli ottimi scatti, sempre se le condizioni della luce e del tempo saranno dalla tua parte. In ogni modo sarà stata una piacevole avventura.

Spero che questo articolo sia stato davvero utile. Se hai qualche domanda scrivimi pure qui sotto nei commenti e farò del mio meglio per risponderti il prima possibile.

A presto

Francesco

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