L’ Abazia di San Salvatore: un gioiello nascosto

da | Toscana

L’ Abazia di San Salvatore: un gioiello nascosto. Mi sono reso conto che a volte non è affatto semplice riuscire a raccontare un luogo, provando in qualche modo ad esaltarne la sua bellezza negli angoli più intimi. L’ Abazia di San Salvatore è quel tipo di chiesa che se vista da fuori, perlomeno questa è stata la mia prima impressione, forse non gli avresti dedicato il giusto tempo.

In questa occasione però la scelta è stata diversa. Prima di effettuare il nostro weekend in Toscana, sia io che mia moglie avevamo effettuato delle ricerche in internet. Il nostro desiderio era quello di capire cosa si poteva visitare nei dintorni della Val d’ Orcia e in qualche modo ci siamo imbattuti nell’ Abazia di San Salvatore.

L' Abazia di San Salvatore

La curiosità di vedere la cripta con le sue 35 colonne è stato il motivo principale che mi ha spinto in qualche modo a non soffermarmi alla sola facciata esterna. E ti assicuro che ne è valsa davvero la pena.

Ma dove si trova l’ Abazia di San Salvatore? Vediamolo insieme.

Questo complesso benedettino che risale al 743 si trova a circa 34 km da San Quirico d’ Orcia e arrivarci è davvero molto semplice. Percorrendo la strada regionale SR2 in direzione del piccolo borgo termale di Bagni San Filippo, poco più avanti, sempre sulla stessa strada troverai le indicazioni per il paese Abbadia San Salvatore e il Monte Amiata.

Ma ora torniamo a parlare di questa bellissima Abazia. Ed ecco…..

Cosa mi ha colpito

L' Abazia di San Salvatore

Solitamente amo visitare questi luoghi durante le ore centrali della giornata cercando di sfruttare al meglio la luce che entra dalle finestre. Nella maggior parte dei casi in queste abazie come anche in alcune chiese le finestre sono poste in contesti ben precisi. Un esempio molto interessante è rappresentato dalla chiesa di Santa Maria di Portonovo dove queste finestre sono state collocate in un modo tale da ottimizzare il passaggio della luce durante tutte le fasi della giornata.

Ora…. Nell’ Abazia di San Salvatore ho trovato delle situazioni piuttosto interessanti. La luce ha contribuito in maniera sostanziale a creare delle scene di chiaro scuro che hanno reso questo luogo estremamente affascinante. E durante i miei scatti ai lati dell’ altare mi sono imbattuto in quella che io considero una delle pareti affrescate più belle che ho visto negli ultimi tempi.

In effetti era da un po’ di tempo che non mi capitava un contesto così perfetto dove la luce, il soggetto e il fotografo si trovavano proprio nella situazione ideale. Ma ahimè nella maggior parte dei casi non è così; sarebbe troppo bello. Ed ora dalla parte superiore….

Si scende nella cripta

Abazia di San Salvatore

Si può accedere attraverso 2 scalinate laterali, poste ai lati della scala centrale della chiesa. Devo ammettere di essere rimasto particolarmente colpito dalla presenza di queste 35 colonne ognuna con capitelli diversi. Ho cercato di gustarmi con calma questo momento così da concedermi la possibilità di capire cosa fotografare e cosa riprendere.

Troppe volte mi è capitato di distrarmi per via della bellezza di certi ambienti e il rischio è sempre stato quello di perdere il filo conduttore. Quella sensazione di scattare e riprendere a braccio senza avere un’ idea ben chiara sul da farsi.

Abazia di San Salvatore
Abazia di San Salvatore

In questo caso però mi sono concesso il tempo necessario, circa 45 minuti. Quel tempo che mi ha permesso di portare a casa ciò che desideravo. Il mio obbiettivo era quello di riuscire a rappresentare al meglio la cripta ponendo l’ attenzione sulle colonne. E per ottenere questo ho sperimentato inquadrature diverse dando maggior risalto alle linee e a quei contrasti molto evidenti tra le luci e le ombre.

Cosa dire? Spero che queste poche immagini abbiano suscitato in te la curiosità di andare a vedere questa abazia benedettina così particolare.

Cosa vedere nei dintorni

Da qui poi ritornando sulla stessa strada si può arrivare fino al piccolo borgo medioevale di Radicofani. Questo piccolo paese è diventato famoso per la sua rocca o fortezza che si trova in una posizione davvero spettacolare a circa 900 metri a strapiombo sul borgo antico.

Scendendo con la macchina già riuscirai a capire ciò che ti aspetta. In lontananza si riesce a vedere benissimo la rocca. Per via della sua posizione strategica in passato fu più volte contesa fino a quando nel 1297 cadde nelle mani del famoso brigante Ghino di Tacco che fu considerato un ladro gentiluomo, una sorta di Robin Hood all’ italiana.

La storia narra che questo brigante compiva delle vere e proprie imboscate ai viaggiatori. Si informava dei loro beni, li derubava quasi completamente, lasciando però di che sopravvivere e soprattutto offrendo loro un banchetto. Per questo motivo, ma anche perché lasciava liberi di proseguire sia i poveri che gli studenti gli venne attribuito appunto il nominativo di brigante gentiluomo.

La rocca merita sicuramente una visita e per arrivare puoi scegliere la modalità che fa al caso tuo. Noi abbiamo scelto di fare una piacevole passeggiata di 20 minuti partendo dal centro del paese; ma potresti arrivare direttamente con la macchina in prossimità della rocca dove troverai la biglietteria.

Ad oggi mentre sto scrivendo questo articolo il prezzo del biglietto è di 4€.

Spero che questo articolo sia stato davvero utile. Se hai qualche domanda scrivimi pure qui sotto nei commenti e farò del mio meglio per risponderti il prima possibile.

A presto

Francesco

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